I costi afferenti a fatture per operazioni soggettivamente inesistenti sono deducibili dal reddito a condizione che risultino integrati i requisiti ordinariamente previsti dal TUIR per la deduzione deicomponenti negativi di reddito, quali l’effettività, l’inerenza, la competenza, la certezza e la determinatezza. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23314 di ieri.